Assoesercenti ha inoltrato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy una formale richiesta di proroga della scadenza prevista al 30 giugno 2025 per l’obbligo di comunicazione del domicilio digitale (PEC) degli amministratori delle società, come previsto dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024).
La richiesta nasce dalle forti difficoltà riscontrate dalle imprese associate, soprattutto le micro e piccole, nel conformarsi entro i termini a una normativa la cui applicazione risulta, ad oggi, disomogenea tra le diverse Camere di Commercio italiane. Alcuni enti camerali accettano la coincidenza tra la PEC della società e quella dell’amministratore, mentre altri impongono una casella PEC individuale per ciascun amministratore, generando confusione e disparità.
“Siamo assolutamente favorevoli alla digitalizzazione e alla trasparenza amministrativa” – dichiara il Presidente di Assoesercenti, Dr. Salvatore Politino – “ma riteniamo imprescindibile che tali innovazioni normative vengano accompagnate da tempi congrui e indicazioni uniformi per evitare che siano le imprese a pagare le conseguenze di interpretazioni discordanti. È per questo che abbiamo chiesto una proroga di almeno 180 giorni, che consenta alle Camere di Commercio di allinearsi e alle imprese di mettersi in regola senza incorrere in sanzioni per meri disallineamenti burocratici.”
Assoesercenti ribadisce la piena disponibilità al dialogo istituzionale e si augura che il Ministro Urso accolga con attenzione e senso di responsabilità una proposta che intende tutelare le imprese, promuovere la certezza del diritto e favorire un’applicazione più equa della legge.