L’ultima rilevazione ISTAT sul commercio con l’estero segnala, per il mese di marzo 2025, una flessione congiunturale dell’export (-1,0%) e una sostanziale stabilità dell’import (+0,2%). Su base annua, tuttavia, le esportazioni crescono del +5,8% in valore, con un contributo decisivo dei mercati extra-UE (+8,2%).
Secondo l’analisi di Assoesercenti, l’andamento riflette una dinamica di progressivo riequilibrio commerciale in un contesto internazionale ancora segnato da incertezze geopolitiche, pressioni inflazionistiche residue e rallentamenti nella domanda europea. In particolare, la contrazione delle esportazioni verso l’area UE (-5,0% su base mensile) evidenzia la necessità di diversificare ulteriormente i mercati di destinazione, a vantaggio di quelli extra-comunitari.
I settori trainanti dell’export italiano restano le eccellenze dell’industria farmaceutica (+59,8%), i mezzi di trasporto non automobilistici (+47,5%) e l’agroalimentare (+6,6%). In calo, invece, comparti tradizionali come gli autoveicoli (-8,8%) e i prodotti petroliferi raffinati (-38,3%).
Il saldo commerciale si attesta a +3,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto a marzo 2024. Il deficit energetico aumenta leggermente, mentre l’avanzo nei prodotti non energetici registra una flessione, pur rimanendo ampiamente positivo.
“I dati – sostiene il Presidente di Assoesercenti Salvo Politino – confermano la vitalità del nostro sistema produttivo, ma al contempo mostrano fragilità evidenti nei comparti industriali più esposti alla domanda interna europea. È urgente attivare strumenti di politica economica che sostengano le esportazioni delle PMI verso mercati emergenti, rafforzando la competitività dell’industria leggera italiana. Inoltre, la flessione del saldo commerciale deve spingere verso una maggiore efficienza energetica e un investimento stabile in filiere strategiche, come l’agroalimentare, la farmaceutica e l’innovazione tecnologica. Assoesercenti continuerà a fare pressione nei tavoli istituzionali affinché le micro e piccole imprese abbiano accesso reale agli strumenti di internazionalizzazione.”
Assoesercenti – conclude Politino – ribadisce l’importanza di un monitoraggio costante dell’andamento del commercio estero, quale indicatore strategico per la programmazione industriale nazionale e per orientare gli investimenti futuri nel tessuto imprenditoriale del Paese.